Descrizione estesa
La festa di Santa Barbara, per me, è qualcosa che va oltre una semplice ricorrenza. È un’emozione
che torna ogni anno e che mi riporta subito alla mia infanzia. Mi rivedo bambino, nei giorni pieni di
aspettativa prima della Befana, quando il direttore delle Miniere, Tamburlano, regalava a noi figli di
minatori doni che sembravano magie. Ricordo bene quell’atmosfera speciale: mio babbo e tutti i minatori, indaffarati e felici insieme a Don Zelio, mentre preparavano il 4 dicembre come fosse una festa di famiglia. Perché, alla fine, era proprio così. La miniera è sempre stata parte della mia vita: ci hanno lavorato mio babbo, i miei zii, tanti amici. E ancora oggi, quando parlo con i minatori che continuano a vivere e lavorare nella nostra comunità, mi sembra di risentire le parole, le storie e i consigli del mio babbo Migliano. Come se, attraverso loro, lui fosse ancora qui con me. Ho davvero la sensazione che nelle loro parole ci sia un po’ anche della sua voce, e ogni volta questo mi emoziona profondamente. Approfondendo la storia di Santa Barbara, la sua figura mi ha colpito ancora di più, perché il suo insegnamento è oggi più attuale che mai. La sua vicenda racconta di una giovane donna che ha lottato per la propria libertà contro un padre che, incapace di accettare la sua scelta, si trasformò nel suo carnefice. È una storia che oggi possiamo leggere come una coraggiosa ribellione contro ciò che definiremmo patriarcato: una realtà che purtroppo esiste ancora, e che continua a generare violenza contro donne e ragazze, anche nel 2025. Per questo il messaggio di Santa Barbara è così moderno e così necessario. Domenica 7 dicembre, in chiesa, Don Giampietro parlava delle strade nel deserto che spariscono sotto la sabbia. E mi è venuto spontaneo pensare che Santa Barbara è proprio uno di quei punti fermi che ci aiutano a ritrovare la strada quando il vento della vita la nasconde.
E i nostri minatori, i nostri vigili del fuoco, la Protezione Civile… sono persone che quei valori li
vivono davvero, ogni giorno, e ce li trasmettono senza nemmeno accorgersene. Santa Barbara è coraggio, è dedizione, è spirito di servizio. È l’anima di chi lavora per tutti, spesso senza essere visto. E per Piancastagnaio il 4 dicembre ha qualcosa di speciale: abbiamo i nostri Minatori – quelli veri,
quelli con la M maiuscola – i nostri Vigili del Fuoco, la nostra bellissima Misericordia, una Protezione Civile sempre pronta, e le Contrade che tengono vivo lo spirito di comunità come poche altre realtà. Tutti insieme formano una grande famiglia. Una famiglia dove ci si aiuta, dove ci si guarda negli occhi, dove ci si vuole bene davvero. E la Banda “Egisto Cavallucci”, che si sta riempiendo di giovani, è la prova che siamo una comunità viva, che cresce e che non ha paura di guardare avanti. A nome di tutti, voglio dire un grazie enorme a chi ogni giorno garantisce sicurezza e aiuto. A chi è in servizio, a chi lo è stato, e a chi ha dato la vita per gli altri. Il loro esempio è un patrimonio prezioso. Loro ci hanno insegnato – e continuano a insegnarci – che una comunità non nasce per caso: si costruisce con il lavoro, l’impegno, il senso del dovere e la voglia di costruire insieme un futuro migliore. È grazie a questi valori se oggi Piancastagnaio è un luogo dove si vive bene, con cultura, umanità, serenità e con un senso di protezione che non è scontato E poi ci sono le piccole cose che dicono tanto. Come l’aperitivo di oggi, offerto dai minatori, dove in tanti hanno dato una mano: la Pro Loco, le figlie dei minatori che non ci sono più… ed è stato bello vedere come, attraverso di loro, i loro babbi erano ancora presenti, ancora parte della nostra comunità. E allora grazie, davvero, ai nostri Minatori. Pensateci un attimo: alcuni hanno novant’anni, si appoggiano al bastone… eppure salgono le scale della chiesa con una forza che viene da dentro, la stessa che li ha accompagnati per tutta la vita. Perché quella forza ce l’hanno dentro. E noi la sentiamo.
Per me questo è commovente. È un insegnamento. È un esempio che vale più di mille discorsi. È anche grazie a loro – e grazie a tutti voi – se Piancastagnaio è una vera COMUNITÀ, una comunità che tanti ci invidiano.
Vi abbraccio tutti.
E viva Santa Barbara!